Milano sta cambiando, in meglio, negli ultimi anni. La vita vi pulsa frenetica ma dietro a questo fervore ci sono le esistenze della gente comune. Ferite e desideri che emergono dai dodici racconti con cui Martina Fragale ci introduce nella fragilità e nella complessità dei personaggi più vari che, per una ragione o per l’altra, prendono il tram numero 2. E’ attraverso le parole e i silenzi di questi “attori” che la Milano di oggi e di ieri si affaccia dai finestrini di un tram-teatro, che potremmo definire un teatram. Quando finiscono i racconti cominciano le canzoni musicate da Giordano Dall’Armellina e qui sta la novità assoluta di questo esperimento narrativo-musicale. Le dodici storie e le relative canzoni vanno infatti intese come un tutt’uno nel quale i due generi si completano a vicenda. Un gioco di specchi, fatto di riflessi e rimandi, tra musica e narrativa.